Chi mi conosce personalmente sa
che non sto passando il periodo migliore della mia vita, anzi…
Un mese fa oggi ho perso una
persona importantissima.
Finora ho mantenuto privata la
cosa ma penso che, scriverlo, possa essere uno spunto per andare avanti per
tutte quelle persone che sono in difficoltà.
Lui era il mio compagno di vita,
oltre che il mio migliore amico.
Era la persona che leggeva prima
di voi ogni mio post, che lo approvava o lo bocciava, che mi sosteneva ed
incoraggiava in questa meravigliosa avventura nel mondo del coaching e roccia
forte in ogni ambito della mia vita.
Ho perso un compagno, un amico,
un motivatore (per chi ha letto il post della mia prima 10km Challenge alla Maratona
di Padova la persona che ammiravo era Lui!) una persona sempre solare e con la
parola giusta al momento giusto per tutti.
E’ passato un mese… e mi manca
tanto, come è giusto che sia!
Ma in questo mese, nonostante la
sofferenza, nonostante le forti difficoltà, nonostante ogni cosa mi ricordi
Lui, ho reagito.
Con forza e determinazione!
E l’ho fatto continuando a
cercare il bello in ogni istante. Anche con la tristezza nel cuore i miei occhi
hanno continuato a cercare la positività, l’amore, la magia e le meraviglie che
la vita sa offrirci se siamo disposti ad accoglierle anche quando qualcosa di
grande, di più grande di noi, ci coglie all’improvviso e infrange i nostri
sogni e le nostre certezze.
E con questi “nuovi occhi” ho
visto cose che prima sfuggivano alla mia vista.
E sto imparando tanto, veramente
tanto!
Come ho scritto anche in un
post in Facebook, ogni esperienza, bella
o brutta che sia, insegna qualcosa se abbiamo la voglia e il coraggio di
imparare.
Non abbiamo la possibilità di
decidere come andrà il nostro futuro ma possiamo sicuramente decidere come
affrontare il nostro presente e ciò che la vita riserva per noi.
Possiamo continuare a piangere,
lamentarci e stare fermi oppure possiamo reagire, agire, imparare e vivere.
E come ho più volte riportato in
questo blog, possiamo sempre scegliere!
Spesso, in passato, le persone
hanno contestato questa mia affermazione. Mai come adesso posso ribadire che
possiamo davvero sempre scegliere il meglio per noi anche se la vita è stata
crudele nei nostri confronti.
E ho imparato che la vita è
veramente ADESSO.
L’esito di una esame medico ha
cambiato per sempre la sua e la mia vita.
Molte volte ci siamo detti
facciamo questo viaggio, frequentiamo di più gli amici, facciamo questa
esperienza, poi per pigrizia, per comodità o per abitudine non abbiamo portato
avanti le nostre idee, i nostri progetti, ciò che ci sarebbe piaciuto fare e
molte cose sono rimaste lì, sospese, incompiute…
La lezione che ho imparato è la
preziosità dell’attimo: dare più valore al tempo. Lui in soli 56 giorni se n’è
andato.
Ho deciso quindi di vivere il mio
presente come l’unico istante veramente importante.
Faccio solo quello che sento fa
stare bene me, sempre nei limiti del rispetto verso il prossimo.
Accetto i miei stati d’animo,
positivi o negativi che siano e mi impegno a sorridere sempre, perché con il
sorriso tutto è più facile. Avendo vissuto accanto ad una persona che oggi
viene ricordata anche per il suo sorriso e la sua solarità, sorridere è la
miglior medicina per la mia tristezza.
Ho trascorso 7 giorni nel reparto
di oncologia e questo ha cambiato profondamente la mia vita. Lì vedi cose che
non crederesti mai possibili, che neanche quando me le raccontavano potevo
immaginare, e le ho vissute comunque dall’esterno, da colei che assisteva la
persona amata.
Ho visto sofferenza e
rassegnazione ma anche tanta voglia di lottare, di vincere, di superare questa
sfida difficile e tanto amore e collaborazione tra le persone.
Gli sguardi dei pazienti, la loro
ricerca di attenzione, di un sorriso e di abbracci e parole dolci per chi ho
avuto la fortuna di conoscere personalmente, mi hanno fatto capire quanto
piccola sono quando mi lamento perché fuori piove e non posso andare a fare una
passeggiata, perché al lavoro le cose non vanno come vorrei io, perché mi sento
stressata o perché quella cosa che speravo andasse in un modo non è andata secondo
le mie aspettative….
Quante cavolate…
E’ vero che finché si vive dentro
al problema sembra la cosa più importante della nostra vita ma nella realtà dei
fatti è la Vita la cosa più importante e noi abbiamo il diritto e il dovere di
viverla al meglio ridimensionando i nostri pensieri perché mentre noi scegliamo
se mettere lo smalto rosso o ciclamino, se spendere soldi in un acquisto o
meno, c’è qualcuno che sta lottando con
una flebo al braccio e investendo tutte le sue energie e le sue risorse per
continuare a sorridere e vivere.
E alla luce di tutte le
esperienze e le forti emozioni che mi hanno accompagnato in questi ultimi mesi,
di tutte le persone che mi hanno aiutato e che mi hanno dato l’onore di essere
aiutate e sostenute anche con una semplice parola o un abbraccio, per loro, e
soprattutto per Roberto e per me, non mi arrenderò mai!
Continuerò la mia vita con la
nuova consapevolezza che ho un dono da coltivare e condividere.
Voglio trasmettere ogni giorno di
più alle persone che ho la fortuna di avere al mio fianco o di incontrare in questo
emozionante viaggio quanto la vita possa essere meravigliosa. Perché questo è
quello che ho sempre fatto ed è quello che ha sempre fatto Roberto, rendere
importante l’attimo, dare forza, fare vedere l’altro lato della medaglia anche
quando sembra non ci sia.
In questa avventura, durata 56
giorni, ho vinto e perso la mia battaglia.
Ho preso la lotta al fianco di Roberto.
Ho vinto una Renata più forte,
più coraggiosa e ora molto più orgogliosa.
E’ stato un periodo molto intenso,
ma non voglio adattarmi a questa situazione.
La accetto perché è giusto,
naturale ed umano che sia cosi. Ho sofferto tantissimo, ho avuto tantissima
paura, lo stress e la tensione alle stelle…
Ora sarebbe molto comodo
adagiarsi alla scusa che sono stanca.
E’ vero! Sono stanca, il mio viso
è provato: gli occhi sono ancora un po’ spenti e il sorriso non illumina
costantemente il mio viso…
Ne ho passate tante in questi
pochi mesi, veramente tante… e la cosa che ho capito è che sono in grado di
affrontare anche le sfide più grosse in prima linea, dove altri si ritirano, io
agisco!
Ma non perché sono più brava!
Solo perché ho tirato fuori tutte le mie risorse e la mia forza!
La vita continua, la mia vita
continua. Ogni giorno che passo a pensare a quello che poteva o non poteva
essere è un giorno che perdo della nuova vita che devo ricostruire, certo,
assecondando tutto quello che comporta la sofferenza per la perdita di una
persona per me importantissima.
Ma stare fermi non serve a nulla.
Se non a soffrire ancora di più.
Senza presunzione alcuna spero
che questo aver aperto il mio cuore, così, pubblicamente, possa in qualche modo
smuovere chi è in difficoltà e che possa regalare a tutti una riflessione
profonda e una spinta ad agire.
La vita è un dono meraviglioso,
limitato nel tempo, di cui non abbiamo controllo se non nella scelta di vivere
al meglio ogni istante.
La vita è adesso!
Renata

Grazie
RispondiEliminaUna testimonianza importante,una testimonianza che riporta l'essere umano al centro della propria esistenza;la riporta lì dove risiede il segreto del poter rispondere a ciò che gli riserva la vita.
Uso "rispondere" perchè tu hai avuto un momento in cui hai consapevolizzato quello che hai poi scritto.
Una reazione non ti corrisponde,non rende merito alla profonda riflessione di cui ci hai omaggiati.
Ti ringrazio per il buon esempio che stai dando a svariati tuoi lettori,me compreso.
Ti ringrazio quindi per esserti voluta bene,portando così avanti il ricordo del tuo compagno,il ricordo di un uomo che è stato accanto ad una grande donna.
Questo post lo dovevi a lui,questa mia risposta la dovevo io a te.
Grazie ancora
Grazie! Grazie mille per le tue preziose parole. Quanto hai scritto mi riempie il cuore di gioia.
EliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
EliminaCara Renata, ti scrivo d'impulso, nell'esatto momento in cui apprendo questo duro accadimento. Non ti scrivo in privato, ma preferisco farlo qui, sul tuo blog che neppure sapevo avessi sino ad oggi. Sono profondamente dispiaciuto e commosso, ma penso che il dono più grande che ti possa fare in questo momento, è proprio spendere due parole per te, di fronte ai tuoi cari lettori.
RispondiEliminaCari lettori:
Ho conosciuto Renata ad un corso di formazione ed è una di quelle persone che difficilmente dimentichi. Ho provato subito una naturale empatia nei suoi confronti, abbiamo fatto esercizi insieme dove lei mi ha criticato (costruttivamente) e mi è stata di grande utilità. La sua schiettezza, misurata; la sua capacità di analisi, discreta; il suo sguardo, profondo; mi hanno veramente colpito.
E' un'accurata ascoltatrice, ama il suo lavoro visceralmente e ha un senso della professionalità veramente grande.
Mi sento di consigliare a chiunque si trovi in difficoltà, questa meravigliosa Coach.
Vi ricordo che Coach si scrive con la C maiuscola e questo termine non ha nulla a che vedere con il coach sportivo che allena le squadre.
Lei merita quella C maiuscola a pieno titolo e potrà guidarvi e tirare fuori dalla vostra mente le migliori risorse di cui disponete. Questo deve saper fare un COACH professionista, ma soprattutto un Coach con un grande cuore.
Buona vita a tutti voi cari lettori!
Buona vita a te cara Renata!
Un abbraccio, Fulvio Staffoni
Fulvio carissimo, ti ringrazio per il tuo commento e per aver parlato di me alle persone che leggono il mio blog. Sono molto onorata e felice per quello che hai scritto.
EliminaGrazie di cuore!
Ti abbraccio forte!