"Lavoriamo per obiettivi. La maggior parte di noi, almeno. Per
raggiungerli ipotizziamo un tracciato. O, non trattandosi solamente di passare
dal punto A al punto B nel più breve tempo, un viaggio.
Il viaggio porta con sé la carica emozionale e
gli imprevisti che una linea retta non può avere. Al tracciato basta un
righello, per il viaggio serve un bagaglio.
Dentro ci metti quello che sicuramente servirà e
ciò che potrebbe tornare buono".
(Alessandro Zaltron)
Ciò che mi ha più colpito di questa frase è “Al tracciato basta un
righello, per il viaggio serve un bagaglio”.
Quel meraviglioso viaggio che tutti noi abbiamo intrapreso, chiamato
vita, ci fa vivere costantemente come fossimo in un ottovolante. Emozionalmente parlando sperimentiamo,
durante la giornata, innumerevoli
mutamenti che ci portano dal massimo sconforto a stati di piena felicità
nel giro anche di pochi minuti.
Ecco che si rende sempre più necessario conoscere e utilizzare tecniche
e strumenti utili per “prendere il controllo” e indirizzare i nostri pensieri e
le nostre azioni verso il nostro benessere e per far fronte quotidianamente
alle sorprese, piacevoli o meno, che la vita ci offre.
Quali sono o quali potrebbero essere i nostri ‘attrezzi’, i nostri
strumenti?
Sicuramente: tempo, soldi, relazioni
ma soprattutto la nostra conoscenza, le nostre risorse interne, le nostre
capacità…
Mentre studiavo alcuni nuovi approfondimenti in un libro di coaching mi
sono resa conto di quanto il mio bagaglio, o meglio, la mia borsa degli
attrezzi sia ricca di tecniche che mi permettono di far fronte giorno per
giorno a ciò che la vita propone. Alcune di queste tecniche sono per me
istantanee, altre un po’ meno. Ho iniziato, così, a riflettere sulla quantità
di informazioni che percepiamo, di risorse che pur avendole a disposizione non
utilizziamo, abituati come siamo ad affrontare la vita e a comportarci sempre
allo stesso modo.
Se segui il mio blog sei anche tu
un appassionato di crescita personale e sicuramente hai un atteggiamento propositivo.
Avrai letto libri o frequentato corsi e avrai sicuramente imparato delle efficaci
strategie per migliorare la tua vita o, semplicemente, avrai percepito degli
utili consigli che, applicati, portano ottimi risultati e grandi benefici.
La domanda è: quanto di quello che abbiamo imparato poi, concretamente, utilizziamo?
Molto spesso succede che, utili insegnamenti e nuovi strumenti, appena appresi ci fanno balzare dalla sedia da
quanto ci sembrano illuminanti. Capiamo subito che potrebbero dare una svolta alla
nostra vita, iniziamo ad applicarli e… dopo due o tre giorni la routine quotidiana
prende nuovamente il soppravvento. Quello
che ci ha dato una grande carica emotiva
all’inizio torna ad essere solo un
appunto preso su un semplice foglio di
carta.
E così facendo, torniamo
indietro.
Viviamo di tantissima teoria. Le cose le sappiamo ma non le trasformiamo
in azioni concrete per migliorare la nostra vita. E poi ci lamentiamo!
Non è sapere come si fa che ci permette di raggiungere i nostri
obiettivi. E’ fare!
E’ darsi la possibilità di sbagliare, ma non per questo cedere!
L’abitudine è tanto comoda quanto improduttiva!
Il mettersi in gioco crea
disagio, difficoltà iniziale, ma i risultati poi appagano molto di più della
frustrazione di stare fermi, soprattutto quando sappiamo che abbiamo tutte le
risorse e le capacità per essere migliori e non le sfruttiamo.
Una frase che ultimamente mi
accompagna è “Sii sempre la miglior versione di te stesso.”
L’azione è ciò che ci permette di migliorare e raggiungere i risultati e gli obiettivi, anche ambiziosi, che
desideriamo.
Scopriremo presto che questo cambio di livello, aumenterà anche la
nostra autostima.
Allenando il muscolo della resilienza, della forza di volontà,
i risultati arrivano! Nessun dubbio su questo!
Siamo responsabili al 100% del nostro comportamento: alziamo
l’asticella! Sfruttiamo tutto ciò che già abbiamo e conosciamo. Si sprigionerà
presto quel senso soddisfazione e appagamento: la nostra vocina interna orgogliosa continuerà a sussurraci : “si, ce
l’ho fatta!”
Allora, cos’è che puoi trasformare dalla teoria alla pratica? Quali sono
quelle azioni che non stai ancora facendo? Quali abitudini puoi cambiare
fiducioso di poterci riuscire?
Lascio a te le tue risposte… ricorda poi di far seguire alle parole i
fatti!
Chiudo prendendo a prestito la famosa frase della Nike: JUST DO IT!
Renata

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