mercoledì 23 aprile 2014

Sì! CE LA POSSO FARE!

Oggi vorrei iniziare questo post ponendoti una domanda: nel tuo modo di parlare quotidiano pronunci maggiormente la frase “Sì! Ce la posso fare!” o “Non ce la farò mai!”?

Riflettici un attimo.

Sono sicura che una buona percentuale delle persone che sta leggendo non ha neanche dovuto pensarci e istintivamente ha risposto la seconda.

“Non ce la farò mai”, “non ce la posso fare”, “è troppo difficile”, “non è per me”, “non ci riesco”, “ci ho già provato ma non cambia nulla”… sono tutte frasi, spesso apprese da un gergo comune, che orientano il nostro cervello in un’unica direzione:  il fallimento e la frustrazione.

A volte non ci rendiamo neanche conto che diciamo queste frasi solo per abitudine.

Cambia da oggi il tuo modo di parlare e di atteggiarti al problema. Nel momento stesso in cui dici “Sì! Ce la posso fare!” il tuo cervello si è già messo in moto per aiutarti a vedere la cosa da un’altra angolazione, per trovare soluzioni diverse a ciò che hai fatto fin’ora e non ha funzionato, ad essere più aperto e creativo, a trovare una soluzione che ti permetta di raggiungere più facilmente ciò che desideri e che solo un attimo prima avevi dei dubbi di poter raggiungere.

Pronunciare questa frase, ponendo  enfasi sul “Sì!” ci permette di essere più determinati. 

Persino la nostra fisiologia cambia e per il principio di coerenza, mai e poi mai dopo aver dichiarato di essere in grado di fare qualcosa, ci tireremo indietro.

E questo nuovo atteggiamento lo possiamo utilizzare in tutti i campi della nostra vita.
In una relazione difficile in famiglia, nello svolgere un’attività nuova o complicata al lavoro, durante un allenamento in palestra, di fronte alle difficoltà grandi o piccole che la vita ci pone davanti…

Sempre!

E’ l’atteggiamento che fa la differenza!

Spesso è comodo nascondersi dietro ad un “non ce la posso fare” quando ci si trova davanti ad alcune delle nostre paure. Un esercizio che io trovo molto bello e molto utile è quello di accogliere la paura, farla entrare consapevolmente nel proprio spazio, dirle “Sì, ti riconosco e ti accolgo” e poi andare oltre.

E come possiamo andare oltre? Utilizzando la leva del gioco. E’ un po’ come un bambino quando gioca contro i suoi mostri immaginari e sentendosi Superman li annienta tutti. Immagina la paura di fronte a te, fai un salto in avanti, attraversala e poi chiediti: “Dov’è ora la paura?” Ti giri indietro, la guardi, ringrazi e vai avanti.

E se pensi che questa tecnica sia difficile… prova a dirti “Sì, ce la posso fare!”

Renata

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