venerdì 22 marzo 2013

COM'E' IL TUO CONTO CORRENTE RELAZIONALE?


Oggi voglio condividere con te un testo che qualche giorno fa girava in facebook e che mi ha fatto molto riflettere.
Te lo riporto qui cosi, se già non lo hai fatto, puoi leggerlo anche tu:

“LETTERA DI UN ( ANZIANO) PADRE AL FIGLIO."

Se un giorno mi vedrai vecchio: se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi... abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo. Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose, non mi interrompere... ascoltami, quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finché non ti addormentavi. Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare... ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perché non volevi fare il bagno. Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico ho avuto tutta la pazienza per insegnarti l'abc; quando ad un certo punto non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso... dammi il tempo necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire: la cosa più importante non è quello che dico ma il mio bisogno di essere con te ed averti li che mi ascolti. Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso, vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l'ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi. Quando dico che vorrei essere morto... non arrabbiarti, un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo. Cerca di capire che alla mia età non si vive, si sopravvive. Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te che ho tentato di spianarti la strada. Dammi un po' del tuo tempo, dammi un po' della tua pazienza, dammi una spalla su cui poggiare la testa allo stesso modo in cui io l'ho fatto per te. Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza in cambio io ti darò un sorriso e l'immenso amore che ho sempre avuto per te. Ti amo figlio mio.”

Questa lettera mi ha molto emozionato e ho subito pensato a come, a volte, ci comportiamo con le persone dando tutto per scontato o ponendoci sempre al primo posto pretendendo che siano sempre gli altri a doverci capire senza mai metterci anche noi nei loro panni.
Troppo spesso ci lasciamo prendere dalle tante cose da fare e non dedichiamo il giusto tempo alle persone a noi care o, a volte, se lo facciamo  è in modo assente e frettoloso.
A questo proposito mi è venuta in mente una cosa che mi è stata spiegata molto tempo fa e che ora vorrei condividere con te.
Si tratta del conto corrente relazionale.
Cos’è?
Con ogni persona che fa parte della nostra vita noi abbiamo un conto corrente relazionale aperto e, come il conto corrente bancario, è un conto in cui si possono fare  “versamenti” e “prelevamenti”.

Quali sono i versamenti che possiamo fare quando parliamo dei rapporti con gli altri?

Potrebbero essere:
-      Dare aiuto
-      Regalare tempo
-     Ascoltare essendo presenti al 100% e non giudicare
-      Fare regali
-      Accettare i difetti
-      Fare complimenti
-      Insegnare qualcosa
Aiutare ad aumentare l’autostima
-      Sorridere
-      Essere gentili
-      Apprezzare e ringraziare
-      E molto altro….


Proprio come in un conto corrente solo quando abbiamo effettuato dei versamenti possiamo poi prelevare, altrimenti anche nelle relazioni si va “in rosso” ed ecco che si creano tensioni, liti, incomprensioni…
Se invece, alla base, ci sono dei versamenti si crea fiducia e quando per qualche motivo e in alcuni periodi si preleva più di quanto si versa, grazie alla fiducia accordata viene concesso uno “scoperto” che non va a minare il rapporto.

E in cosa consistono questi prelevamenti?

Possono essere:
-      Quando chiediamo aiuto
-      Quando chiediamo ascolto
-      Quando chiediamo comprensione
-      Quando chiediamo disponibilità
-      Quando ci comportiamo male
-      Quando non ascoltiamo
-      Quando siamo impazienti
-      Quando siamo assenti
-      Quando siamo maleducati
-      …..

Avevi mai riflettuto su questo?

Ti suggerisco una bella cosa che puoi fare anche subito: pensa alle persone più importanti nella tua vita e chiediti se con loro il tuo conto corrente è in attivo o in passivo.
Scegli, tra queste, una persona e decidi quali versamenti puoi fare perché il conto corrente che hai aperto con lei sia sempre in positivo.

Sarà facile, ora, fare un bilancio delle tue relazioni e con questa nuova consapevolezza sono sicura che saprai come comportarti per migliorare il rapporto con chi hai a cuore e per rendere la tua vita ancora più felice ed appagante.


Renata 

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