Alcuni cambiamenti a prima vista
sembrano negativi, a volte anche distruttivi. Hai mai pensato che invece stanno
creando lo spazio necessario perché arrivi qualcosa di nuovo e forse ancora più
bello?
Non sempre è facile accettare
questo pensiero, soprattutto all’inizio, quando si è nel turbinio delle
emozioni.
La paura, lo sconforto, la perdita di controllo posso prendere il
soppravvento e farci vedere solo il lato negativo di ciò che sta accadendo.
La mente umana, come abbiamo già
visto in un post precedente, non è fatta per renderci felici, ma per proteggerci.
Il suo compito ancestrale è quello di farci sopravvivere. Di fronte a un
cambiamento, ad una difficoltà, va subito in difesa per cercare di riordinare
le cose e riportare tutto allo stato di abitudine solito.
Diventa pertanto fondamentale
fermarsi un attimo, ascoltarsi, guardare le cose dall’esterno come se quello
che sta accadendo non lo stessimo vivendo noi.
Un esercizio molto utile che
utilizzo nel coaching è la tecnica della “dissociazione”.
Se almeno una volta, al luna park, sei salito sulle montagne russe, ricorderai
l’emozione che hai provato. Immagina la macchinina che si muove molto
lentamente in salita e il tuo corpo orientato in posizione tale da vedere solo
il cielo. La tua adrenalina è a mille! Percepisci l’altezza, la tua mente si sta preparando ad
una discesa mozzafiato. E ora sei fermo lì, in alto, con il nulla intorno, in
attesa di qualcosa che sai essere il proseguo del divertimento ma che, in
questi attimi ti fa battere il cuore forte forte prima di essere poi catapultato
verso il basso. Ora si va!!! La macchinina prende velocità, sempre di più, scende su quelle
rotaie rumorose, senti il vento sulla faccia, stringi le mani strette strette
sui manubri di ferro, i tuoi muscoli sono tesi, tutte le persone vicino a te urlano
e lo fai anche tu. State scendendo ad una velocità sempre più forte per poi
correre su un rettilineo e risalire
nuovamente rivivendo ancora le stesse emozioni.
…wow
Come ti senti?
Ricordi com’era?
E ora pensa se, invece di essere seduto su quella macchinina, fossi stato
seduto sulla panchina di fronte alla giostra e avessi seguito con gli occhi la
stessa macchinina, immaginando di esserci seduto dentro, avresti provato le
stesse identiche e intense emozioni?
Direi di no…
Da giù, seduto su quella panchina è
tutto tranquillo e non c’è nessun pericolo.
Dissociarti momentaneamente dalle
tue emozioni significa proprio questo.
Guardarti dal di fuori. Vederti lì,
davanti a te, notare cosa sta succedendo, osservare in modo neutro e focalizzarti
su tutte quelle potenzialità che nel turbine delle emozioni non riusciresti a vedere.
Con questa tecnica riesci a
guardare anche oltre, intravedendo il futuro e concentrandoti sulle soluzioni.
Quando “ci sei dentro” vedi solo il
problema e gli ostacoli. E’ più difficile credere che ci siano spiegazioni
diverse da quelle che stanno passando nella tua testa, a quanto stai vivendo.
Da seduto sulla panchina, mentre
guardi la macchinina che sfreccia sulle rotaie, puoi comunque avere delle sensazioni
di paura o incredulità, ma vedi che c’è anche divertimento, sfida, gioco, ebbrezza.
Quando sei seduto sulla macchinina
vivi solo l’attimo e forse la preoccupazione di sapere che dovrai fare altre
salite come quella che stai vivendo, senza considerare che la discesa poi ti
farà ridere a crepapelle e che quando sarai sceso avrai la soddisfazione di
aver provato un’esperienza adrenalinica.
Questa tecnica è utilissima, la
puoi applicare in ogni momento in cui ti senti bloccato.
Come quando, improvvisamente, un
cambiamento si è frappone tra te e i tuoi programmi perché, come disse Buddha,
“Il cambiamento non è mai doloroso. Solo la resistenza al cambiamento lo è.”
Possiamo imparare a diminuire la
resistenza allenandoci giorno dopo giorno e sfruttando ogni montagna russa a
nostro favore!
Buon allenamento!
La tua Coach
Renata

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