Parole, parole, parole…
Quante parole pronunciamo e ascoltiamo in un
giorno? Te lo sei mai chiesto?
Non so risponderti
a questa domanda, ma quello che so, e che sai anche tu, è che le parole posso
avere un grande effetto su chi le riceve.
Lo sappiamo ma,
troppo spesso, ne sottovalutiamo il potere.
Ogni parola che
pronunciamo mentre ci relazioniamo con gli altri e soprattutto con noi stessi ha un impatto fortissimo.
‘Sono stupido’, ‘
sono un disastro’, ‘che cretino’… sono solo alcuni degli esempi di frasi che
abitualmente ci diciamo quando sbagliamo qualcosa.
Oltre a creare
nelle persone più fragili la convinzione di essere ‘stupide’, ’sbagliate’, ‘cretine’
(quando invece è il loro comportamento che in quell’occasione è stato stupido o
sbagliato) creano anche delle ferite più profonde.
Un giorno, facendo
una ricerca in internet, ho trovato un articolo molto interessante
sull’importanza delle parole che mi ha colpito cosi tanto che ho pensato di
condividerlo con te.
Lo scienziato
giapponese Masaru Emoto si è dedicato
allo studio dell’acqua studiandone la cristallizzazione dopo il congelamento e
ha riportato i suoi risultati nel libro “Il messaggio dell’acqua”.
Ha sottoposto delle
piccole particelle di acqua, prima del congelamento, a messaggi di vario tipo:
diversi tipi di musica, più voci che ripetevano parole diverse, alcune scritte
particolari sull’etichetta dei contenitori.
Dopo il
congelamento, passando i cristalli sotto la lente del microscopio a spettro
oscuro, con capacità fotografica, scoprì che l’acqua si era cristallizzata in
modo diverso in base al messaggio a cui era stata sottoposta.
I risultati furono
stupefacenti.
Da questo studio
capì che le vibrazioni energetiche umane (pensieri, parole, musica) sono in
grado di modificare la struttura molecolare dell’acqua.
E questi sono alcuni dei risultati che ha
ottenuto:
Queste immagini
fanno molto riflettere se consideriamo che il nostro corpo è costituito dal 70%
di acqua.
A questo punto ti
sarà maggiormente chiaro come le parole che utilizzi per parlare a te stesso o
quelle che ti vengono dette, abbiano un così grande potere da comportare una
trasformazione del tuo corpo.
Presta attenzione
nei prossimi giorni alle parole che pronunci più spesso per descriverti o per
relazionarti con gli altri, potresti notare come, inconsciamente o solo per
abitudine, utilizzi aggettivi non appropriati
al tuo benessere e per di più inutili al tuo linguaggio.
Alla luce di tutto
ciò, penso sia un buon proposito per il 2014 e non solo, dedicare un po’ di
attenzione al nostro linguaggio, sia alle parole che usiamo nel nostro dialogo
interno, sia a quelle che utilizziamo per parlare con gli altri.
E tu, come hai
deciso di parlarti da oggi in poi?
Come puoi ampliare
il tuo vocabolario in modo da trasformare positivamente ogni frase?
Fammi sapere se già
conoscevi la ricerca di Masaru Emoto e se le immagini hanno impressionato anche
te.
Renata
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...MAMMA MIA!!!!!! io non lo sapevo!!! Che impressione!!!!
RispondiEliminaGrazie per questo post veramente importante!
Da oggi in poi starò molto attenta a come parlerò a me stessa e agli altri!! ;-)
Bravissima! E' una cosa che dovremmo fare tutti ;-)
RispondiElimina