In questo periodi di crisi
economica dove sempre più spesso molte persone perdono il posto di lavoro, dove
al telegiornale si sente parlare quotidianamente di cattive notizie, di incidenti, furti, violenze… come possiamo
salvarci e restare immuni da quello che ci viene bombardato addosso senza
sentirci impotenti davanti a tutto ciò?
Come possiamo liberarci da
questo senso di oppressione che ci sembra di dover necessariamente subire?
Sarà capitato anche a te di
vivere dei periodi dove tutto ciò che ti circondava non andava per il verso
giusto e che l’unica cosa che vedevi era il tuo senso di inadeguatezza di
fronte all’impotenza di fare qualcosa di diverso.
Se questa è la condizione che
stai vivendo, voglio darti la buona notizia che se tu vuoi puoi uscirne.
Si, hai capito bene, se tu
vuoi puoi uscirne. Non dipende da cosa fanno gli altri ma da cosa vuoi fare tu.
Puoi decidere se continuare a stare nel tuo gruppo dei pari e lamentarti con
loro o puoi decidere di essere il leader che prende in mano la sua vita e
diventa un modello da seguire.
Quando ci sembra che le cose
non stiano andando per il meglio è utile intervenire su due potenti aree:
l’autostima e la fiducia in se stessi.
Spesso confondiamo queste
due parole credendo che una equivalga all’altra ma non è così. Sono due
concetti diversi anche se correlati.
L’autostima ha a che vedere
con l’essere, mentre la fiducia in noi stessi con il fare.
L’autostima quindi è un
diritto di nascita, è solida, stabile e incondizionata. E’ il nostro ego che a
volte la fa vacillare in base alle circostanze. Ed ecco che per metterci alla
prova e ritenerci di valore useremo il lavoro, la posizione sociale, il nostro
aspetto, una bella famiglia per evidenziare il nostro valore. E quando uno di
questi elementi viene a mancare… crediamo di perdere anche la nostra autostima.
Ma non è così. L’autostima è
sempre radicata in noi e possiamo svilupparla, potenziarla. Per farlo è
necessario separare ciò che siamo come persona dai comportamenti e i risultati
che otteniamo. Avere un comportamento sbagliato o non raggiungere un obiettivo
non significa che noi siamo sbagliati. Mentre spesso siamo tentati ad
identificarci proprio in base a ciò che facciamo o raggiungiamo e questo può
farci soffrire.
Appurato questo vediamo come
possiamo allenare la nostra autostima per svilupparla e potenziarla.
1) Siamo consapevoli che
l’autostima può essere allenata.
L’autostima, come tutte le cose
si rafforza con la pratica. Possiamo iniziare a svilupparla decidendo di agire
come se avessimo già tutta l’autostima che ci serve. La mancanza di autostima
blocca l’azione. Se non abbiamo stima di noi stessi restiamo bloccati senza
agire e di conseguenza non otterremo mai il successo. Come una catena, l’azione
provoca il successo che aumenta l’autostima. La mancanza di successo impedisce
l’azione e ti fa dire che non hai stima in te stesso.
Rompi il circolo vizioso. Se
pensi di non avere autostima agisci come se fossi sicuro di non fallire. Solo
per il fatto di aver agito, e quindi rotto la catena rafforzerà in te un senso
di sicurezza.
2) Il nostro standard di
riferimento non sono gli altri ma siamo noi stessi quando siamo al nostro
meglio.
Avere come punto di riferimento
qualcuno può essere stimolante ma non dovrà mai essere la persona con la quale
fare un confronto.
L’unico confronto che
possiamo sempre fare è solo con noi stessi. Come siamo oggi? Da
dove partiamo? Dove vogliamo
arrivare? Come vogliamo essere?
Ecco questo è l’unico
controllo che ci è permesso: sto migliorando in base a come sono partito? Ho
fatto dei progressi? Come posso fare meglio?
3) Se l’abbiamo fatto una volta
possiamo farlo ancora.
Hai presente quella
sensazione in cui sai che tutto si può fare? Che niente e nessuno potrà
fermarti? Sono sicura che almeno una volta nella vita anche tu ti sei sentito
invincibile, sicuro del tuo successo e con questa convinzione hai affrontato da
vincitore la sfida che ti si prospettava. Il successo o l’insuccesso dipende da
te, se credi di farcela o meno.
Ecco, se ci sei riuscito
almeno una volta puoi farcela ancora! Quando devi affrontare qualcosa e sei
preso dallo sconforto, rivivi mentalmente quel momento quando eri nel pieno
delle tue potenzialità, assapora la sensazione di esserci riuscito e con questa
visione in testa la conseguenza naturale delle tue azioni sarà improntata
necessariamente al successo.
4) Sei solo tu il giudice di te
stesso.
Un detto dice: “meglio fatto
che perfetto”. Spesso facciamo dipendere la nostra autostima più da quello che
pensiamo che la genti pensi di noi più che dal vero giudizio che gli altri
hanno su di noi. Quando siamo liberi dall’ansia di essere sempre perfetti e dalla paura di sbagliare sprigioneremo
autostima e sicurezza in noi stessi. E questo possiamo farlo solo quando
abbandoneremo il bisogno di avere sempre l’approvazione altrui. Se siamo
condizionati del giudizio degli altri ogni piccolo errore farà abbassare la
nostra autostima e la nostra voglia di metterci in gioco. Se invece abbiamo noi
il controllo, anche senza l’approvazione degli altri, potremmo andare avanti
nonostante qualche caduta perché la soddisfazione di agire e di riprovare
indipendentemente dai primi risultati sarà sempre più forte.
5) Dai agli altri più di quello
che loro si aspettano.
Aiutare gli altri aumenta il
rispetto di se stessi. Più dai agli altri e più riceverai indietro. Più
rispetti te stesso più starai bene con gli altri e più gli altri staranno bene
con te e ti rispetteranno. Fai sentire importanti gli altri, alimenta la loro
autostima e alimentari la tua. Fai tu per primo quello che vorresti gli altri
facessero e gli altri ti seguiranno.
Per il momento credo che ci
sia abbastanza carne al fuoco su cui lavorare, nel prossimo post parleremo
della fiducia in noi stessi e come poterla aumentare.
Nel frattempo lascia un
commento e condividi le tue riflessioni.
Alla prossima
Renata

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